Silvia Baracchi e l’eccellenza della cucina toscana

SILVIA BARACCHI E L’ECCELLENZA DELLA CUCINA TOSCANA | INTERVISTE

Il ristorante Il Falconiere è un’eccellenza consolidata ormai da molto tempo a Cortona, nella provincia di Arezzo. Dal 2002 gli è stata concessa la prestigiosa stella Michelin e la sua Chef è Silvia Baracchi, che incontriamo per questa intervista.

Ciao Silvia, nell’arco della tua vita sei riuscita a portare la cucina toscana all’eccellenza. Quale pensi sia il segreto grazie al quale sei riuscita in questa impresa?

Non c’è nessun segreto e se ci fosse non te lo rivelerei! Comunque penso che sia il caso o la fortuna di essere nata in un territorio generoso in cui si sprofondano le mie radici, curiosità e voglia di mettermi alla prova, osannando tutto quello che appartiene alle nostre tradizioni, trasformando contemporaneamente la cucina in piatti più attuali e godibili.

Ma facciamo un passo indietro, come è iniziato tutto? Come è cominciata la tua passione per la cucina?

Tutto è iniziato da una famiglia talentosa, io sono cresciuta respirando i profumi e apprezzando tutta l’energia, tanta! necessaria per far funzionare un mondo dedicato all’ospitalità.

Tu ti sei fatta da sola, hai creduto nei tuoi sogni e ce l’hai fatta? Cosa pensi di come è cambiato questo mondo negli ultimi anni? In particolar modo, cosa ne pensi dell’attuale modo d’intendere il mondo dell’ospitalità?

I miei sogni all’inizio non erano ben definiti, hanno preso colore e spessore con il tempo. Sì, alla fine ho realizzato più che un sogno, una grande passione. Il presente e futuro contrastano con il mio desiderio di alzare il livello dei servizi. Purtroppo non ci sono persone motivate da assumere. A tanti ragazzi manca proprio sia il sogno che la visione… è una tristezza!

Purtroppo negli ultimi mesi è accaduto un tragico fatto: la perdita di tuo marito Riccardo, che era anche un prezioso collaboratore per te. Pensi che questo accadimento porterà a dei cambiamenti?

Con Riccardo ho condiviso una vita di passioni e progetti. L’uno caricava l’altro e insieme eravamo una potenza. Tutto questo non deve finire. Io ho continuato con energia a portare avanti tanti progetti con l’aiuto e l’energia di mio figlio Benedetto. Il mondo non si ferma!

Hai raggiunto tutto quello che volevi o ancora hai sogni nel cassetto?

I sogni e la trasformazione in progetti sono il sale della vita, come pure desiderare, voglia di cambiare e trasformare il mondo che mi gira intorno in un posto migliore, quindi migliorare i servizi, le esperienze, migliorare l’ambiente, avendo anche sempre più attenzione alla sostenibilità e alla bellezza.