Opificium: Liquoreria Friulana, azienda attenta al proprio territorio

Opificium - Corriere Del Bar
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OPIFICIUM: LIQUORERIA FRIULANA, AZIENDA ATTENTA AL PROPRIO TERRITORIO | INTERVISTE

Werther Zuliani era partito dal mondo della tecnologia alimentare, per poi fondare nel 2004, insieme ad altri due soci, Liquoreria Friulana, che oltre a lanciare suoi prodotti lavora per conto terzi a livello internazionale. L’azienda ha presentato proprio di recente la sua linea Opificium Spirits.

Ciao Werther, come è partito tutto?

Siamo tre soci, inizialmente tutti tecnologi alimentari che si sono conosciuti ai tempi della frequentazione dell’università di Udine. Nel 2004 abbiamo pensato di smettere di lavorare per le aziende alimentari italiane e straniere per fare invece qualcosa nella nostra Friuli. Così nasce la nostra impresa Liquoreria Friulana. Devo dire che le cose andarono subito bene, visto che nei primi anni del Duemila i liquori si vendevano facilmente. Il 2008 è stato un anno difficile e anche noi abbiamo dovuto rivoluzionarci, così, sotto richiesta di tante aziende, abbiamo iniziato la produzione per conto terzi. Non abbiamo cessato di produrre nostri liquori, ma in più creiamo anche per altri.  

Cocktail con Opificium - Corriere Del Bar
Cocktail con Opificium – Corriere Del Bar

Come lavorate per le altre aziende?

Sviluppiamo il prodotto dalla A alla Z, cercando soprattutto di conferirgli una identità forte. Lavoriamo a stretto contatto con le aziende per comprendere quale sia la materia prima che le contraddistingue. Da lì partiamo nella creazione della bevanda. Non è quindi una mera azione di business, visto che c’è molto anche di studio e creatività. È importante che il cliente s’innamori del suo prodotto. Per noi è come cucire un abito su misura.

Per voi il rapporto col territorio è fondamentale.

Cerchiamo sempre di realizzare tutto a chilometro zero, comperando le materie prime nella nostra zona. Ci piace molto lavorare con chi conosciamo, valorizzando il nostro territorio.

Siete comunque attivi anche all’estero.

Abbiamo collaborazioni anche all’estero, sì, specialmente in America, Germania e anche Giappone.

Parlami infine della vostra ultima linea di prodotti.

Proprio durante il lockdown abbiamo partorito la nostra nuova linea Opificium Spirits, composta da un gin, da un bitter e da un vermut. Partendo dal primo, si tratta di un gin compound a freddo, dove preferiamo distillare (questo processo avviene in Friuli) solo il ginepro, poi aggiungendo le altre botaniche. La particolarità invece del nostro Bitter è che non è rosso, dato che i fiori di cartamo gli conferiscono una cromia giallo oro, per un colorante al cento per cento naturale. Il Vermut invece è fatto soltanto con il vino verduzzo friulano, che è bianco, ma ha la corposità del vino rosso. A questo vengono aggiunte erbe aromatiche.