Giuseppe Librizzi e Etnatwist. Prodotti che sanno di Etna

Giuseppe Librizzi e Etnatwist - Corriere Del Bar
Giuseppe Librizzi e Etnatwist - Corriere Del Bar

GIUSEPPE LIBRIZZI E ETNATWIST. PRODOTTI CHE SANNO DI ETNA | INTERVISTE

Giuseppe Librizzi e Etnatwist di cui è fondatore, si tratta di un’azienda siciliana che ha messo sul mercato dei prodotti veramente interessanti, ciascuno dei quali forte di una propria peculiarità.

Ciao Giuseppe, come nasce la tua passione per l’universo beverage?

Mi sono appassionato al mondo degli Spirits nel 2013, quando sono stato cofondatore di un’azienda che ha lanciato l’amaro di arancia rossa, poi ho venduto le mie quote a fine 2018. In quegli anni mi sono appassionato al vino, facendo anche diversi giri in varie distillerie nel Nord Italia.

Raccontami della tua azienda Etnatwist…

Sotto Etnatwist abbiamo diversi prodotti, come l’Etna Vermut Aperitif, un liquore con base vino di 15 gradi. Volevano realizzare un prodotto che fosse un’alternativa all’Aperol, composto da mandorla, agrumi, come arancia e mandarino, riconoscibile dal suo colore giallo chiaro. Poi abbiamo l’Etna Bitter, un liquore in stile italiano con caratteristiche siciliane, come i fiori di zagara e le scorze di arancia, per una bevanda di 25 gradi. È uscito anche il nostro gin dry, l’Etneum Volcanic Premium Gin, prodotto con agrume gentile, bergamotto, intensità floreale, progettato da un distiller inglese, con gradazione 42%. Abbiamo presentato proprio di recente il nostro Etna Vermut, dove un prodotto unico di tradizione piemontese si unisce a delle botaniche mediterranee come i fiori di camomilla, con note di liquirizia, questo per un gusto intenso (16 gradi). Infine c’è da citare la nostra tonica senza zucchero e sodio, con botaniche selvatiche quali timo e cedro, con una punta di rosmarino. Si sposa bene con il gin ed è ideale per soft drink.

Etneum - Corriere Del Bar
Etneum – Corriere Del Bar

Come è stato lavorare in questo periodo complesso?

È stato un periodo difficile, abbiamo dovuto fare tutto con e-commerce e questo metodo non ti dà la possibilità di rapportarti con l’utente finale, cosa per noi fondamentale, visto che siamo legati al mondo della convivialità, appassionati della “dolce vita”. Ci piace uscire spesso con gli amici, farci consigliare dai bartender qualche buon drink, magari scoprendo cose di cui non eravamo a conoscenza.

Quante bottiglie riuscite a produrre e commercializzare?

Abbiamo una produzione che va dalle cinque alle settemila unità annue. Siamo una piccola azienda che investe sulla qualità, cercando di raccontare il nostro territorio, attraverso la cultura e i sapori della nostra Sicilia.

Trovo veramente interessante il design delle vostre etichette. Puoi parlarmene?

Per il Bitter, il Vermut e l’Aperitif usiamo un doppio triangolo, che rappresenta un vulcano in eruzione. Per il gin, grazie al suo estro, che è quello di uno dei più bravi illustratori italiani, Gianluca Cannizzo ha creato una volpe con in testa un vulcano, visto che sull’Etna si aggiravano molte volpi bonarie, quasi domestiche, così abbiamo deciso di usarla come immagine.

In definitiva, perché le vostre creazioni sono uniche?

Sono prodotti autentici e sinceri. Dietro a ogni prodotto c’è tanta dedizione. Non è facilissimo vivere qui, ma c’è la voglia di credere in un’isola unica con prodotti di eccellenza, partendo dal vino dell’Etna, riconosciuto come uno dei migliori al mondo.