Officina 303, nel nome della qualità italiana

Officina 303 - Corriere del Bar
Officina 303 - Corriere del Bar

OFFICINA 303, NEL NOME DELLA QUALITÀ ITALIANA | INTERVISTE

Thomas Zanella è titolare del locale Officina 303 di Caorle, che è all’insegna di una sola parola: qualità, infatti tutti coloro che hanno il privilegio di andarci possono assaggiare tra i migliori prodotti della sfera italiana, e non solo.

Ciao Thomas, raccontami di come è nata Officina 303.

Ciao Stefano, tutto è nato tre anni fa, quando sono riuscito ad avverare il sogno di aprire Officina 303, prima gestita insieme ad altri soci, mentre da settembre sono l’unico titolare. Io sono cuoco, dunque curo la parte cucina. La mia è un’hamburgheria, bistrot, con il cambio menù che avviene ogni tre giorni. Siamo aperti dalle 6 della mattina fino a notte e la mia forza è quella di avere puntato tutto sulla qualità italiana specialmente.

Questa qualità non si ravvisa solo nella parte food, ma anche beverage.

A questo proposito, ho chiuso un contratto con Martini, perché arrivino soltanto i prodotti premium del prestigioso marchio. Disponiamo di un’ampia scelta di bevande, con dodici tipi diversi di Americani e ben sessanta tipologie di Gin, provenienti da tutto il mondo. Disponiamo di una bottigliera di oltre dieci metri, con prodotti ricercati, alcuni nuovi, altri storici. Siamo molto attenti anche alla birra, tenendo tra quelle migliori del mondo, cambiandole ogni due mesi, perché, anche se non tutti lo sanno, le birre hanno una loro stagionalità che dovrebbe essere rispettata.

Gin - Corriere Del Bar
Gin – Corriere Del Bar

C’è una curiosità sui vostri shottini…

Sì, li serviamo sulla tazzina del caffè, come se fosse il “caffè della casa”.

Anche l’arredamento di Officina 303 non passa inosservato.

L’abbiamo costruito da zero, arredandolo in stile vintage, con sedie recuperate da fabbriche e i lampadari da imbarcazioni. Il soffitto è composto da reti elettrosaldate, dove crescono piante ed edere.

Non abbiamo detto niente di te, come ti sei avvicinato a questo mondo?

Ormai sono nel settore da quando ho sedici anni. Ho iniziato come piazzaiolo e ho studiato grafica pubblicitaria, che mi è stata molto utile, dato che arte e cucina vanno a braccetto. La presentazione infatti è molto importante e questo aspetto l’ho potuto appurare anche attraverso il corso frequentato di arte dell’impiattamento e cucina molecolare. Porto nel mio locale queste esperienze, dove anche la consegna del piatto diventa un momento scenografico.

Quali sono i tuoi obiettivi?

Sono obiettivi molto alti. Spero vivamente di poter entrare in Gambero Rosso e anche di poter riprendere presto con i nostri eventi dedicati al food e al beverage. Uno di questi è per esempio il Gin Day, quando, mettendo il prodotto a metà prezzo, diamo la possibilità di fare assaggiare i nostri Gin. Infine spero presto di poter aprire anche un ristorante, per poter scindere bene le due attività.