Miky Degni, il pittore del vino

Miky Degni - Corriere Del Bar
Miky Degni - Corriere Del Bar

MIKY DEGNI, IL PITTORE DEL VINO | INTERVISTE

Eccezionalmente si parla oggi di un Artista, che c’entra molto col mondo del beverage. Miky Degni infatti il vino non lo assapora soltanto, ma ci crea anche i dipinti, sfruttando le cromie calde e corpose del rosso.

Ciao Miky, la tua particolarità è sicuramente quella di dipingere col vino. Come mai hai iniziato a utilizzare questa bevanda come pigmento?

Ciao Stefano, dunque ho iniziato a dipingere col vino nel 2007 a seguito di una felice collaborazione con la casa vinicola Triacca della Valtellina, e lavorando da sempre come creativo per la pubblicità mi è sembrato quasi naturale utilizzare la bevanda come pigmento, dipingendo con lo stesso prodotto per promuoverlo. Dal 2007 ad oggi questo format è stato adottato da diverse case vinicole, che mi hanno affidato i loro vini per trasformarli in opere d’arte, conseguentemente promuovendo le loro eccellenze.

Ho attraversato un po’ tutta l’Italia portando in giro le mie performance di live wine painting, lavorando per importanti brand come Vinitaly e Slow Food. Alla fine questo format è diventato un progetto di comunicazione itinerante per le case vinicole.

Pittore Miky Degni - Corriere Del Bar
Pittore Miky Degni – Corriere Del Bar

Sei estimatore del vino solo dal punto di vista coloristico o lo ami anche come bevanda da bere?

Beh, il vino per me è diventato ormai uno strumento di lavoro, ma ne sono anche un estimatore, e grazie alle mie performance in giro per l’Italia, girovagando per cantine, ho imparato ad apprezzarne le differenze. Nel nostro Paese esistono micro realtà che producono vini d’eccellenza, ecco io vado in giro a scovarle per poi promuoverle.

Esistono vini più buoni e meno buoni, esistono invece vini più adatti per dipingere rispetto ad altri? Tu di norma quale vino usi per le tue opere?

Sicuramente con i vini bianchi non si può dipingere, mentre con i rossi ci si può sbizzarrire per un’infinita cromaticità tra un vino e l’altro. In Italia esiste una quantità innumerevole di ottimi vini, dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia. Per dipingere non ho un vino preferito, mi è però capitato di realizzare opere con l’Amarone, il Nebbiolo, il Rossese, il Nero d’Avola e persino con un vino vegano, dal quale ne è nata la prima opera d’arte vegana… (ride)

Miky Degni – Corriere Del Bar

A parte il vino, hai mai pensato di provare a dipingere anche con altri drink, per esempio distillati o liquori?

Sinceramente non ci ho mai pensato, ma se si facesse viva qualche azienda che volesse sperimentare… sono a disposizione.

In definitiva, perché ami il vino? Come rinforza i tuoi dipinti?

Amo il vino perché è la mia bevanda preferita e poi perché sono da sempre affascinato dai segreti che si nascondono dietro la produzione di un buon vino. D’altra parte alcuni dei miei stessi ritratti, sono nati davanti a un calice di vino.