TOMMASO FAVERO E IL SUO BACARO, TRA TRADIZIONE E NOVITÀ | INTERVISTE
Tommaso Favero è il proprietario del locale “Al Bateo“, che ci dà modo di scoprire il mondo particolare del bàcaro veneziano. Quello di Favero è molto interessante, allo stesso tempo collegato al suo territorio, ma con un occhio verso la sperimentazione.
Ciao, innanzitutto come è nata la tua passione per il mondo culinario?
Ciao! Diciamo che inizialmente il rapporto con la cucina è stato dettato dalle esigenze. I miei genitori hanno locali dal 1995 (da cui nasce il nome “Al Bateo“) e mi hanno sempre coinvolto nelle loro attività facendomene appassionare.
Negli anni in cui ho lavorato nel nostro ristorante ho seguito diversi corsi di specializzazione, dalla cucina molecolare alla pizzeria, ma cercavo qualcosa che mi rispecchiasse davvero. Da qui è nata l’idea, con la mia ragazza, di aprire un bàcaro.
Parlami del tuo locale, quali sono le caratteristiche che lo rendono unico?
Bàcaro “Al Bateo” rispecchia la mia personalità e le mie passioni. Io sono cacciatore e pescatore, amo il nostro territorio e le nostre tradizioni, infatti lo si percepisce subito appena ci si entra: la laguna è un tema ricorrente.
Il nostro bàcaro è stato pensato da zero, inizialmente era un piccolo ambiente spoglio e privo di identità ma oggi è un luogo accogliente, caloroso e conviviale nel quale sentirsi a casa.
Abbiamo cercato di ricreare la tipica osteria veneziana, utilizzando prodotti attentamente selezionati e rinnovando le nostre proposte enogastronomiche seguendone la stagionalità.
Qual è il tuo rapporto con Venezia?
Ho frequentato l’Istituto Nautico a Venezia e ci ho abitato per cinque anni. Questo mi ha portato a viverla nella sua totalità facendomene innamorare.
Dal punto di vista dei vini, dei distillati e degli amari come vi comportate? Tenete a questa componente?
Inizialmente siamo partiti con una selezione varia ma limitata in modo da poter interpretare al meglio la richiesta della clientela. Negli anni successivi ci siamo continuamente perfezionati ed aggiornati, integrando l’offerta con prodotti di qualità maggiore e più ricercati, e continueremo a farlo.
Come vedi il tuo futuro? Si comincia a vedere una luce dopo il tunnel?
Nonostante quest’anno di difficoltà in cui abbiamo visto vacillare le nostre certezze, credo sia molto importante pensare sempre positivo e continuare ad investire nel proprio ambiente e sul proprio lavoro.
Il Covid, a mio parere, non ha avuto solamente risvolti negativi, ma ci ha resi tutti più consapevoli dell’importanza di curare e mantenere i rapporti interpersonali…
Il nostro lavoro è soprattutto questo.
